LE ANTICHE LACCHE ORIENTALI
IL FASCINO E LA MAGIA CHE HANNO INCANTATO L’OCCIDENTE.
Dopo un’introduzione di Giuseppe Bertolini, appassionato d’arte, parleremo di questo avvincente argomento
sabato 11 maggio, alle ore 17,00 a Casa Cavezzi con lo Studioso e Ricercatore Aristodemo Barani.
La tecnica della laccatura degli oggetti richiede la maestria di esperti artigiani specializzati: a partire da come si ottiene la resina (cioè la lacca), passando per la sua applicazione in più strati sugli oggetti, fino alla loro decorazione e alla loro lucidatura.
Praticata fin dall’antichità in varie regioni dell’Asia, l’arte della lacca ha infatti manifestato sviluppi tecnici e formali particolarmente complessi e interessanti soprattutto in Cina e in Giappone.
Le prime lacche orientali giunsero in Europa, agli inizi del XVII secolo, importate prima dai Portoghesi e subito dopo dagli Olandesi.
Fu proprio con il colonialismo che si creò in Europa una sempre maggiore curiosità per tutto ciò che apparteneva alle terre più lontane.
Nel XVIII secolo divenne un fenomeno culturale (denominato Esotismo). Non vi era residenza o palazzo reale nelle più grandi monarchie europee che non avesse, ad esempio, una stanza cinese, arredata con lo stile, i colori e persino materiali e mobili originali provenienti dall’estremo Oriente. O, ancora, che non avesse dipinti e affreschi con paesaggi e animali esotici, come pappagalli, scimmie, tucani, elefanti, pantere.
Proprio di quei manufatti che incantarono l’Europa ci parlerà il nostro concittadino Aristodemo Barani, mostrandoci immagini di oggetti di straordinaria raffinatezza, creati da maestri laccatori con infinita pazienza e amorevole attenzione per i dettagli.